la disperazione dei non-ama[n]ti


In molti conoscono l'aneddoto, tra i tanti attribuiti all'eccentrico quanto leggendario Marchese del Grillo, che narra di quella volta in cui il Sediario Pontificio venne respinto e poi accolto ad una cena di gala in ragione degli abiti che portava.

Ci si chiede: 
invero, di cosa si è in questua nella forsennata ricerca di un personale riconoscimento? 
Di cosa, nel "bisogno" di raggiungere determinate posizioni  - magari comprensive di abito e poltrona, veste paonazza e stallo -, se non di una approvazione che si creda o surroghi l'amore?

E quando si fosse raggiunto quel "traguardo", ci si può non accorgere che quel bene che si domandava per se stessi è, invece e solamente, tributato all'abito e all'anello?

Ma il cuor non tace,
e quanto fu cercato e non si ottenne
sovente si tramuta in malanimo perenne.